Il Generale Gianmarco Bellini

“Il Generale Gianmarco Bellini, originario di Crosare di Pressana, nel veronese, fu abbattuto in missione il 18 gennaio del 1991 e poi tenuto come ostaggio 47 giorni dagli iracheni. Sprezzante del pericolo, unico ad aver effettuato rifornimento in volo fra i Tornado della sua missione, affrontò il nemico scaricando il suo carico bellico sugli iracheni. La storia è molto avvincente e vi invito a leggerla sulla rete.

Insieme al suo navigatore il Col Maurizio Cocciolone rimasero ostaggio degli irakeni e furono affamati, torturati fisicamente e psicologicamente. Per la sua missione il Generale Gianmarco Bellini fu insignito dal presidente Cossiga della medaglia d’Argento al valor militare.”

Oggi, grazie all’amico Pieralfonso Turchetti, presidente del Club 124 Frecce Tricolori lo abbiamo incontrato in provincia di Brescia con un nutrito numero di appassionati. Presenti varie autorità militari ad aspettarlo tra cui spiccavano il Generale Bruno Scartapacchio ex comandante di G. Bellini a Cottesmoore, il Col Pil Luca Giuseppe Vitaliti, attuale comandante del 6° Stormo di Ghedi che ha salutato con grande slancio la presenza del suo predecessore Diavolo 1. Il Gen Bellini oggi vive negli USA infatti era appena atterrato a Malpensa qualche ora prima. Accolto con calore dal Club con doni e ringraziamenti sentiti per la sua gradita presenza. Presenti molti ex militari che furono al suo comando e anche il figlio Gianluca seduto fortunatamente al nostro stesso tavolo. Un onore stringere la mano ad uomo di così grande coraggio, un aviatore, un comandante e sopratutto una persona di grande umanità come tutti i grandi. Il Generale Bellini ci ha regalato il suo bellissimo e toccante libro che racconta la sua vita ed in particolare la sua prigionia in Irak “Notte in Arabia”.